sabato 2 novembre 2019

SEMINARIO DEL 12 OTTOBRE 2019. LA SOLITUDINE NELLA FAMIGLIA.


INTRODUZIONE ALLA DIGITAL AGE

Presenta la giornata di formazione nel teatro del Bobolino,  Maurizio Qualiano, il quale  sottolinea che è l'ultimo seminario del Ciclo biennale dal titolo 'La famiglia al tempo dell'individualismo', ed è dedicato alla solitudine della famiglia in quest'epoca tecnologica e digitale.
L'universo digitale sta toccando, infatti, tutti gli aspetti della nostra esistenza e sta generando un cambio profondo nel modo di comprendere la realtà e anche di vivere l'affettività.
Il Digital Age (l'era digitale), è una nuova stagione delle nostre relazioni, non è semplicemente un nuovo mezzo di comunicazione, ma è un cambio della nostra autocomprensione e del nostro modo di relazionarci al mondo.
Una ricerca fatta in Italia nel  2018 ( da Hootsuite) rileva che la metà della popolazione italiana, circa 34 milioni di persone è attiva sui social  e trascorre in media 1 ora e 53 min. al giorno su varie piattaforme. Un fenomeno che non passa inosservato, anche per le ripercussioni su tanti  aspetti.
I social network hanno determinato e  continuano  a produrre rilevanti cambiamenti nella società e soprattutto nelle relazioni che quotidianamente viviamo con le nostre prossimità. Come cambiano le  relazioni al tempo dei social? Cosa ci spinge a esser connessi con persone anche a  migliaia di Km di distanza, che chiamiamo amici e non abbiamo mai visto?
Vi presento un video, prodotto da una grande industria internazionale, in cui si evidenzia come l’uso dello strumento tecnologico più usato al mondo, il cellulare, stia alienando l’attenzione dell’uomo dagli affetti, dalla bellezza del mondo e della relazione, dal contatto umano ‘reale’ e non virtuale, e come un piccolo gesto può riaprire gli orizzonti visivi ed emozionali, precedentemente ridotti ad uno schermo.




GLI INTERVENTI DEI RELATORI

La prima relazione è stata presentata dalla dottoressa Gemma Ferasin, psicologa e psicoterapeuta a Firenze,  esperta in applicazione del metodo EMDR, che provocatoriamente ha intitolato il suo intervento> La solitudine della famiglia. Quando ci siamo persi... ma ci eravamo mai incontrati?>.
Per visionare la relazione CLICCA QUI



Successivamente è intervenuta Rosanna Intini, psicoterapeuta di Firenze,  Proboviro del CIS, che, Approfondendo il tema della solitudine nella famiglia,  ha parlato di <Estraniazione e solitudine: perdita o fuga?> .
Per visionare la relazione CLICCA QUI


Infine è intervenuto Massimo Barbieri, psicologo e psicoterapeuta, Didatta del Cantro studi di terapia familiare di Roma, che ha parlato de <La scoperta delle doti dei figli, come impegnarsi a conquistarle e quale responsabilità per condividerle>. Durante la relazione è stato presentato e dibattuto un caso e sono stati proiettati alcuni video.
Per visionare la relazione CLICCA QUI













IL CASO ESAMINATO


Caso del seminario del 12 10 2019
La solitudine nella famiglia.  Dove ci siamo persi?
Leonardo 44 anni e Caterina 42 , sono sposati con due figli ,Mauro di 16 anni e Fabrizio di 14. Leonardo è biologo ,mentre Caterina è programmatrice informatica e lavora presso un’azienda di Import –Export.  Arrivano in consultorio per volontà di entrambi anche se Leonardo al primo colloquio spiega che è stato lui in qualche modo a “trascinare” la moglie. Leonardo infatti si lamenta del fatto che quando è con Caterina in casa lei trascorre molto tempo davanti al computer dando anche un cattivo esempio ai loro due figli che a loro volta trascorrono gran parte del tempo collegati ai social.  Leonardo esprime il suo disagio per la mancanza di tempo che hanno per parlare, scambiare opinioni fra loro, perché questo a suo parere determina una distanza anche affettiva ed emotiva fra tutti i componenti della famiglia. Lui attribuisce la responsabilità alla moglie che non fa nulla per confrontare i figli relativamente al loro atteggiamento ma, in qualche modo con il suo comportamento” stando anche lei molto tempo al computer” legittima Mauro  e Fabrizio i quali a loro volta si difendono dicendo che comunque studiano, vanno in palestra ed è normale che nel tempo libero utilizzino telefonino, computer ,per avere sia contatti con gli amici che per fare giochi vari. Caterina considera l’atteggiamento d i Leonardo persecutorio sia nei confronti dei ragazzi che suo ,ma Leonardo insiste sul clima  di apatia che si è venuto a creare in casa per la mancanza di dialogo e condivisione .Testualmente dice: “La famiglia ha subito una sorta di inaridimento ”Tra l’altro tutte le volte in cui da parte di Leonardo e più raramente di Caterina ci sono richiami verso i ragazzi per l’uso dei cellulari, la reazione di questi è di insofferenza e fastidio. Leonardo soffre molto di questa condizione e questa sua perdita di ruolo, non si sente supportato da Caterina che lo definisce esagerato e allarmista. Quando Caterina dice che “ormai tutti navigano ”Leonardo quasi perde le staffe parlando di vera e propria dipendenza di tutti e tre ,moglie e figli. La richiesta di aiuto è diversificata, mentre Leonardo chiede quale potrebbe essere il percorso adatto per ripristinare una situazione più sana, un clima più centrato sul dialogo, Caterina chiede più comprensione ,sia per lei (specificando che usa il computer alcune volte a casa anche per lavoro) sia per i ragazzi che lei considera bravi ragazzi perché educati e che vanno bene a scuola…
I consulenti cosa ne pensano ?
Il caso è tratto dalla rivista “ Il consulente familiare “  Anno XXX  Aprile – Giugno 2019.






RESOCONTO DEL GRUPPO 1 L.VANNINI
Nel gruppo abbiamo evidenziato la difficoltà a spostarci   dalla situazione seguita nel video al caso proposto.
La situazione esposta ci è sembrata poco coinvolgente perchè solo letta  e questo porta a mettere in moto il razionale rischiando anche senza volere  di essere giudicanti  : proprio perché non siamo presenti alla situazione ci si ritrova ad avere un ruolo normativo ,un altro  partecipante ha detto che provato noia, sembra una situazione   banale, ma  una partecipante , che pure aveva già lavorato su questa situazione perché presente a Salerno , ha detto che si era sentita molto coinvolta perché rivedeva la situazione della famiglia di suo figlio  anche se rovesciata.
 Abbiamo  cerca to di definire per chi  sentivamo maggiore empatia : alcuni hanno detto il marito, altri la moglie, altri i figli perché sono visti come soli(..sono buoni ragazzi educati che vanno bene a scuola e fanno sport ma..)
Al quarto quesito è stato risposto che ci sentivamo competenti perché è un caso che il consulente familiare può affrontare: si tratta infatti di un conflitto di coppia: i due portano domande diverse ,e sembrano venire a chiedere chi ha ragione. Stanno facendo un fronteggiamento  lei lo accusa  essere prepotente, lui la  accusa  di essere apatica di fronte a questa situazione -Lui chiede maggiore condivisione una relazione familiare più sana, lei maggiore comprensione  In realtà  sembrano 2 modi per poter esaudire il bisogno di riconoscimento e anche almeno  da una parte per arrivare a riconoscere il tempo di coppia.
Sembra indispensabile aiutarli a definire una richiesta comune 
Chiedere Che tipo di aiuto vi aspettate dal consultorio ?
Aiutarli a  chiarire la loro comunicazione  chiedendo a lei di  definire cosa intende  quando parla di “ persecutorio   del marito “  e    a lui in merito alla perdita di ruolo qual’è la sua visione del ruolo del genitore e del marito 
Chiedere a lui cosa intende per famiglia infertile   e invitarli a tornare  con la mente e il cuore  quando la loro coppia/famiglia non era infertile ,  cosa c’è nella loro realtà di coppia oggi.. qualcuno suggerisce la domanda : a letto come va? Altri sono d’accordo nell’esplorare questo aspetto ma con approccio più soft . ci sono gesti affettuosi  fra voi’ ?..
Qualcuno rifacendosi alla relazione Intini: l’amore richiede anche decisione. Pertanto domandare: cosa volete fare della vostra coppia . Come siete arrivati a questa situazione ..

mercoledì 18 settembre 2019

SEMINARIO DEL 12 OTTOBRE . GRADIMENTO.


RISULTATI DEL GRADIMENTO DEI PARTECIPANTI ALLE RELAZIONI E ALL'ORGANIZZAZIONE

    


FIRENZE 12 OTTOBRE 2019
 SEMINARI FORMATIVI
“La famiglia al tempo dell’individualismo
La solitudine nella famiglia: dove ci siamo persi?
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO DEI PARTECIPANTI
(segnare con una X)

1)    In quale misura consideri utili per la tua formazione l’argomento del seminario?
pochissimo
poco
abbastanza
molto
Moltissimo

1
3
15
5
23risposte su 26 questionari

2)    Quanto consideri interessanti gli argomenti delle Prime  relazioni? ( Ferasin /.Intini)
pochissimo
poco
abbastanza
molto
Moltissimo


3
13
8
24 risposte su 26 questionari

3)    Quanto consideri interessanti gli argomenti delle  relazione di Barbieri?
pochissimo
poco
abbastanza
molto
Moltissimo
1
1
6
13
4
25 risposte su 26 questionari

4)    Quanto consideri interessanti le situazioni  presentate nei  video  ?
pochissimo
poco
abbastanza
molto
Moltissimo


6
14
5
25 risposte su 26 questionari

5)    I casi discussi ti hanno interessato?
pochissimo
poco
abbastanza
molto
Moltissimo


8
15
3
26 risposte  su 26 questionari

6)    Ti i sei sentito coinvolto  e hai partecipato alla discussione nel gruppo di lavoro ?
pochissimo
poco
abbastanza
molto
Moltissimo


8
12
4
24 risposte  su 26 questionari



7)     suggerimenti da dare?
3 persone hanno annotato che sarebbe stato preferibile orientare la discussione del pomeriggio sul caso presentato nel filmato ; una ha chiesto relatori con esperienza nella consulenza familiare ;  una maggior tempo per i lavori di gruppo; una ha indicato come argomento del prossimo seminario Come si possono avvicinare i giovani al consultorio  6 risposte su 26 questionari
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mercoledì 5 giugno 2019

COME E' ANDATO IL SEMINARIO

E siamo al resoconto del Seminario dell'11 maggio.
Una breve introduzione di Qualiano e Vannini ci ricorda che siamo al terzo appuntamento del ciclo biennale  di seminari dal titolo: La famiglia al tempo dell’individualismo.

Il  primo incontro intitolato: Relazioni pericolose (di aprile 2018) ha offerto  riflessioni su come oggi il comportamento narcisista sia diffuso tantissimo e soddisfare i propri bisogni è il punto centrale dell’agire mentre, per entrare in una relazione affettiva è necessario riuscire a tollerare le possibili sofferenze non gradite; così come  uno sguardo sull’etica della persona, e sulla sua capacità di esercitare volontà e responsabilità, ci hanno mostrato che la sessualità nella relazione può essere il luogo della comunione totale o quello della sua frantumazione.
Nel secondo seminario dal titolo : Ruoli e copioni affettivi e sessuali,  (di ottobre 2018) abbiamo ascoltato la visione sociologica dei  cambiamenti nelle strutture familiari degli ultimi 30 anni. Oggi sono rare le famiglie con 3/4 generazioni, calde e accoglienti, ma frequenti sono le famiglie monogenitoriali ,con ruoli non ben definiti. 
Nella  successiva visione psicologica abbiamo ascoltato di  famiglie nelle quali è intervenuto un trauma che ha reso difficile la costruzione della sicurezza di sé. “ chi non si è sentito amato rischia di rifugiarsi nella dipendenza con gravi ricadute sulla vita della sua famiglia, crisi di depressione o malattie psicosomatiche gravi. Una approfondimento molto specialistico e, forse,  fin troppo clinico per la nostra specifica professionalità di consulenti familiari. 

Il terzo Seminario affronta le:   Interazioni e complicazioni : istruzioni per l’uso .
La tematica  dell’interazione nella coppia, dal punto di vista  affettivo e sessuale, spaziando su famiglia allargata, esigenze affettive  e orientamenti sessuali, e quella centrata sui conflitti di coppia e familiari, distruttivi e costruttivi, in cui è fondamentale conoscere la differenza tra conflitto e violenza, negoziazione e atteggiamenti costruttivi.
Per rendere maggiormente interattivo il seminario, sono stati somministrati due questionari su questi argomenti, i cui risultati pubblichiamo nel resoconto di questa giornata.
La prima relazione è di Rosanna Intini, medico e psicoterapeuta, nel direttivo del Centro italiano di sessuologia, che ha parlato delle famiglie allargate e degli orientamenti sessuali dei suoi componenti, che possono subire cambiamenti di orientamento e attrazione sessuale, che provocano conseguenze rilevanti in famiglia.
La seconda relazione di Rita Roberto, pedagogista e consulente familiare, che ha illustrato come i  conflitti distruttivi e costruttivi presenti nella famiglia possono essere fonti di  violenza o di crescita. 
Dopo la pausa, nel pomeriggio insieme alle relatrici sono stati affrontate le possibili strategie di risoluzione. 





Per vedere la relazione di Rosanna Intini e i risultati del questionario CLICCA QUI









Per vedere la relazione di Rita Roberto e i risultati del questionario CLICCA QUI





I lavori del pomeriggio hanno visto le due relatrici rispondere ad una serie di domande dei partecipanti sugli argomenti delle relazioni e le sensazioni nate con la somministrazione dei questionari di sensibilizzazione.
Poi vi è stato il lavoro dei gruppi su un caso aderente alla problematica presentata. 
Per vedere la seconda parte CLICCA QUI.

Alla fine della giornata è stato compilato il Questionario di gradimento da parte dei partecipanti  e i  risultati sono stati pubblicati con le osservazioni e i suggerimenti proposti. Per vederli  CLICCA QUI


domenica 28 aprile 2019

SABATO 11 MAGGIO PRIMO SEMINARIO DEL 2019



LA FAMIGLIA NEL TEMPO DELL'INDIVIDUALISMO

Interazioni e complicazioni:
istruzioni per l'uso


L'iscrizione può essere effettuata anche on line. Vedi sotto.

ISCRIZIONE ON LINE AL SEMINARIO DELL''11 MAGGIO A FIRENZE

Per consentire una facile e rapida iscrizione al seminario dell'11 maggio è stato creato un programma  di iscrizione on line, dove indicare le proprie generalità e poi cliccare su INVIA. il programma farà tutto da solo, trasmissione ed iscrizione.
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Dopo aver compilato tutti i dati, campi obbligatori e non, il sistema darà un avviso di avvenuta iscrizione.